giovedì 13 ottobre 2016

Recensione "L'assasino, il Prete, il Portiere"

Titolo: L'assassino, il prete, il portiere
Autore: Jonas Jonasson
Editore: Bompiani
Anno pubblicazione: 2015
Numero Pagine: 300

Trama
Per, rampollo di una ricca famiglia decaduta, è alla reception di una pensione di infima categoria. Johanna, sacerdote cacciata dalla chiesa, e senza risorse, si trasferisce alla pensione. Johan, assassino brutale, si ritrova anche lui nella pensione appena uscito di galera. Quando un uomo si presenta per pagare a Per l'onorario dell'ultimo "lavoretto", il furbo prete propone al receptionist e all'assassino di dare vita a una società, con tanto di inserzione sui giornali: Johan mette le sue "qualità" a disposizione dei clienti pronti a pagare, Johanna e Per si occuperanno di marketing e PR in cambio del 20% dei guadagni. Unica regola, non uccidere. Ovviamente, tutto andrà in modo diverso dalle previsioni...
Recensione
Come al solito, Jonas Jonasson, riesce a tirar fuori un libro divertente, pieno di irriverenza. Con grande ironia, si narrano le vicende dei tre protagonisti, incontrati per puro caso. Nel libro vi sono presenti molti colpi di scena e se a tratti può risultare noioso, dall'altro la comicità dei tre fa scorrere il libro in maniera veloce. Una lettura vivace da non prendere troppo sul serio, ma che tuttavia non ho reputato all'altezza dei suoi precedenti lavori, se nel "Centenario" si provava simpatia per quel povero vecchietto, in quest'opera ho provato rabbia e noia nel vedere il Prete destreggiarsi tra mille problemi con soluzioni a dir poco assurde manovrando chiunque le stesse intorno. I personaggi non hanno uno spessore e il loro carattere sembra quasi non cambiare nel corso degli anni e delle loro avventure, quasi che tutto quello che hanno passato non li abbia scalfiti, unica eccezione forse in Anders l'assassino. Un libro da leggere certo, ma a tempo perso. 
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