lunedì 25 aprile 2016

Recensione "Silver-La porta di Liv-Kerstin Gier"

Titolo: Silver-La porta di Liv
Autore: Kerstin Gier
Editore: Corbaccio
Anno pubblicazione: 2014
Numero pagine: 336
Genere: Fantasy

Trama
Liv è sconvolta: Secrecy, la misteriosa autrice del blog più frequentato della scuola, conosce i suoi segreti più intimi e non si fa scrupolo di raccontarli a tutti. Come è possibile? E cosa le nasconde l’affascinante Grayson, che è diventato il suo “fratellastro” da quando la mamma di Liv è andata a vivere con il padre di lui, trascinando anche lei e la sorellina Mia in questa nuova avventura? Ma soprattutto, quale presenza oscura si aggira di notte negli infiniti corridoi del mondo dei sogni di Liv, un mondo che, incredibilmente, condivide con altre persone? E cosa significano gli improvvisi episodi di sonnambulismo di Mia?

Incubi, misteriose apparizioni e pericolose cacce notturne non favoriscono certo la tranquillità di Liv, che di giorno è alle prese con una famiglia allargata davvero complessa, grazie anche alla gemella di Grayson, la splendida e spocchiosissima Florence, e alla loro terribile nonna, che non fa mistero di non approvare Liv, Mia e la loro madre… per non parlare del cane e della bambinaia! Per fortuna che c’è Henry, il suo ragazzo non solo nei sogni, ma anche qui la situazione non è semplice. E per di più sembrano esserci in giro parecchie persone che hanno ancora dei conti in sospeso con la nostra eroina e non solo di notte…

Recensione
Secondo volume della nuova trilogia di Kerstin Gier, Silver parla di una ragazzina che scopre di riuscire ad entrare all'interno dei propri sogni e interagire con alcuni suoi compagni della nuova scuola. Tra ragazze indemoniate, fidanzati inermi e il difficile rapporto con la sorellastra, avevamo lasciato Liv sconvolta e ancora incredula. Questo secondo volume, (letto a molta distanza dal primo, "mea culpa") sembra quasi una storia a sé, a parte qualche collegamento riferito ad Annabel, nella prima parte sembra quasi di leggere una nuova storia, un nuovo libro. Manca quella suspence che nel secondo libro di una trilogia dovrebbe spingerti a voler leggere il finale, sembra quasi che ricominci la storia da zero, con un "nuovo nemico", tale Senator Morte. Se la prima parte è leggermente morta, la seconda sembra finalmente riprendere il filo della storia, ritroviamo una vecchia "amica" e scopriamo anche qualcosa in più che rende la storia un pò meno noiosa (insomma, la parte in cui troviamo Liv intenta ad esercitarsi è davvero noiosa; e questo Senator Morte, era davvero necessario?).
Se da un lato manca l'azione che caratterizzava il primo libro o la trilogia delle gemme (anch'essa di Kerstin Gier), dall'altro vi è una storia d'amore che manca di elettricità e di passione. Sono l'unica che preferisce di gran lunga il comportamento i Grayson a quello di Henry?
Essendo una stimatrice della Gier, leggerò sicuramente l'ultimo libro, nella speranza che si riprenda la storia e di non restarne delusa.
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