giovedì 7 settembre 2017

The handmaid's tale

Un altra serie tv di cui voglio parlarvi è The Handmaid's Tale, uscita su Hulu, prevede 10 episodi di circa 50 minuti ciascuno. La storia è tratta dal romanzo distopico "Il racconto dell'ancella" di Margaret Atwood e parla di una nuova società instaurata negli attuali Stati Uniti, che a causa della progressiva diminuzione di donne fertili, decide di creare un governo per preservare la nascita e la crescita demografica andando a schiavizzare le donne fertili e rendendo la società misogina e maschilista.
E' una serie tv che volevo vedere da tempo, incuriosita dalla trama e dal fatto che si trattasse di una distopia. Sono rimasta piacevolmente sorpresa nel ritrovare alcune delle attrici che ho amato, come Alexis Bledel (Rory Gilmore in Una mamma per amica) e Samira Wiley (Poussay in Orange is the new black), e vedere entrambe vestire i ruoli di oppresse.
La protagonista tuttavia è June (interpretata da Elisabeth Moss), una donna fertile catturata insieme a sua figlia e suo marito (dei quali fino a metà stagione non si hanno notizie) mentre tentavano di fuggire in Canada, uno stato libero. June viene imprigionata e le vengono insegnate le basi dell'essere un'Ancella, nel corso della storia grazie ai continui flashback vengono spiegati i metodi di apprendimento e le punizioni subite dalle ragazze (amputazioni di mani, scariche elettriche, frustate o addirittura gli vengono cavati gli occhi). Vengono poi assegnate ai comandanti più ricchi, che stuprandole, si assicurano che partoriscano un loro figlio. La scena della "Cerimonia" (chiamano così lo stupro) è una delle scene più cruente a parer mio, insieme alle "Lapidazioni" che devono ogni volta commettere le Ancelle quando vengono chiamate.
Ma forse mi sto dilungando troppo nella trama, per farvi capire come funziona la loro società dovrei riempirvi tre pagine di appunti e dopo sarebbe troppo lunga come recensione e vi svelerei troppi dettagli. Per questo passo alle cose che mi sono piaciute molto:
-Ho amato particolarmente i cambi di scena, quando si passava dalla storia ai flashback
-Devo fare una nota ai nomi delle Ancelle. Ci ho messo un po' a capirlo dal momento che l'ho vista in inglese con i sottotitoli in italiano e quindi non capivo bene visto che ad esempio laddove il nome di June da Ancella nella traduzione era Difred, loro pronunciavano Offred. Alla seconda puntata ho finalmente compreso che i nomi erano legati ai loro "proprietari", ovvero i comandanti dai quali dovevano avere dei figli, nel caso della protagonista, Fred. Ma forse sono tarda io che difatti mi chiedevo: ma si chiamano tutte uguali?
-Altra cosa che ho apprezzato sono stati i flashback che raccontavano la nostra società. E quindi il mostrare come una cosa che a noi può sembrare tanto assurda come il rendere schiava una donna per farla generare e rendere le donne totalmente inutili, possa accadere in una qualunque società in qualsiasi momento. Alcuni frammenti, in cui ad esempio, venivano disprezzate per il loro vestiario considerato troppo "spinto", lasciano molto da riflettere. Così come la denigrazione dell'aborto, dei medici e della scienza in generale; in una delle prime scene si vedono tre persone impiccate: un medico, un omosessuale e un uomo di diversa religione. Non vi ricorda niente?
Eh già, perché sì, è una distopia ma forse non è affatto lontana dai giorni nostri e lascia molto da pensare e da riflettere.
Il femminismo è visto da molti come qualcosa di obsoleto, in cui le donne combattono solo per avere parità di stipendio (con alcuni che commentano: eh ma poi quando rimani incinta a me chi paga la tua assenza?), e per limitare l'elevata presenza di femminicidi (ed altri: eh ma uccidono anche gli uomini), senza considerare tutto ciò che è dietro, che molto spesso viene denigrato e considerato come qualcosa di stupido per cui combattere (molto spesso dalle stesse donne). Ma insomma, senza fare una lezione sul femminismo, e non sarei neanche in grado, The Handmaid's Tale, dimostra e rende palese agli occhi di tutti, quanto sia importante questo movimento, affinché non ci si ritrovi in una società in cui le donne vengano considerate solo come procreatrici e senza importanza o degne di attenzioni, come mostrato anche dalla figura della moglie di Fred (donna che ha reso possibile la nascita della società, che ha aiutato a creare le nuove leggi e che viene rilegata alla figura di donna di casa e messa da parte) palesemente contrapposta alla figura della governatrice del Messico.
Mi ha lasciato molto e potrei stare le ore a parlarne e scriverne per analizzare ogni singolo dettaglio, ad esempio anche l'ipocrisia degli uomini che vogliono una società pura e onesta di facciata e poi segretamente frequentano un bordello, o anche la figura di June e il suo evolversi andrebbe analizzato dettagliatamente. Così come la presenza del colore rosso nei vestiti delle Ancelle, vi ricorda niente la Lettera Scarlatta?
Per questi ed altri motivi il mio voto è un bel 10/10. Consigliatissima a tutti, perché il "femminismo" si batte anche per gli uomini (HeforShe di Emma Watson è solo uno degli esempi), e questa serie è anche e soprattutto per quelle donne che hanno dei preconcetti, che credono che la donna debba stare a casa senza lavorare perché l'uomo è il padrone (sì, ci sono ancora) e per tutti coloro che dicono ancora "auguri e figli maschi".

Nessun commento:

Posta un commento